Una “Rimini ritrovata” negli scatti di Amedeo Montemaggi

C’è un appuntamento culturale in città: stiamo parlando della mostra fotografica alla Galleria dell’ImmagineRimini ritrovata”, con gli scatti di Amedeo Montemaggi.

Quanto è bello fare un viaggio indietro nel tempo nella propria città, nel nostro caso Rimini?

Oggi torniamo agli anni ’50 e ad un fascino tutto italiano che continua a farci sognare.

La "Rimini ritrovata" di Amedeo Montemaggi è testimonianza collettiva

La “Rimini ritrovata” di Amedeo Montemaggi è testimonianza collettiva

Nel 2023 festeggiamo il centenario di Amedeo Montemaggi.

Nato nel 1923, Amedeo Montemaggi è noto come giornalista, fondatore della redazione riminese del Resto del Carlino negli anni ’50.

Era divulgatore delle bellezze artistiche di Rimini e infine storico appassionato delle vicende della Linea Gotica.

Nel 2020 è stato ritrovato presso la sua abitazione un sorprendente numero di negativi, con immagini mai stampate.

I primi scatti degli oltre 40.000 negativi rinvenuti risalgono al 1954.

Per “Rimini ritrovata” è stato scelto un campione di cento immagini, che mostrano una città in profonda trasformazione.

Cultura e storia, persone e luoghi si intrecciano nelle foto di Amedeo Montemaggi

Cultura e storia, persone e luoghi si intrecciano nelle foto di Amedeo Montemaggi

Amedeo Montemaggi è sempre stato un importante protagonista della cultura cittadina.

Era appassionato d’arte e ammiratore dei maestri americani della fotografia legati alla rivista Life.

Grazie anche a questo è capace non solo di documentare fatti ma anche di interpretarli, attraverso un occhio creativo e sperimentale.

Attenzione, studio e ricerca accurati della composizione delle inquadrature e della luce gli permettono di immortalare come nessun altro testimonianze visive della società e dei paesaggi riminesi della ricostruzione.

In fondo stiamo parlando dei primi anni del boom turistico, di avvenimenti mondani, di moda e personaggi dell’epoca su quali si getteranno le basi della Rimini contemporanea.

Le splendine immagini in bianco e nero di “Rimini ritrovata” documentano sistematicamente – in sintesi – eventi, personaggi e paesaggi riminesi, compreso il patrimonio artistico e architettonico della città.

Non perdetevi questa mostra gioiello

Non perdetevi questa mostra gioiello

La mostra “Rimini ritrovata” non è altro che un omaggio.

È un’esposizione in onore di un’importante figura della vita intellettuale riminese.

Dalla serie di scatti prorompe una straordinaria ‘fame di vita’.

Dalle figure che animano la vita della spiaggia e del porto fino alle vedute urbane: vanno in scena i luoghi della quotidianità e dell’identità, talvolta mutati ma subito riconoscibili.

La “Rimini ritrovata” di Amedeo Montemaggi è un ulteriore contributo per promuovere la conoscenza della memoria comune e mostrarne la vitalità narrativa.

Per questo scopo si batte anche la Biblioteca Gambalunga di Rimini, di cui abbiamo già parlato e di cui continueremo a parlare, che ha collaborato al progetto.

La Galleria dell’Immagine – spazio espositivo per mostre temporanee di arti visive del Comune di Rimini – si trova proprio al piano terra del palazzo Gambalunga di Rimini.

 

“Rimini ritrovata” è aperta fino a domenica 12 marzo 2023.

La mostra è curata per il Comune di Rimini da Sabrina Foschini e dall’Associazione Rimini Sparita APS.

L’ingresso è libero!

Approfittate di un soggiorno nella nostra struttura per andare a visitarla!