Questo giovedì vi proponiamo un itinerario alternativo, quello verso le Foreste Casentinesi.
Si tratta di un luogo magico a pochi chilometri dall’affollata riviera romagnola.
L’estate sta finendo ma non per questo non si può scegliere la nostra Rimini come luogo di soggiorno.

Le Foreste Casentinesi sono un polmone verde di inestimabile valore
Tra Rimini e le Foreste Casentinesi corrono circa un centinaio di chilometri.
Se d’estate siamo più propensi a cercare luoghi energici, che offrono divertimento e sempre nuove attività… Con l’arrivo dell’autunno e del nuovo anno lavorativo abbiamo bisogno di ricaricarci, non solo di energie positive ma anche di fresco relax.
Perché non scegliere allora le Foreste Casentinesi che offrono paesaggi mozzafiato, escursioni e piccoli centri abitati ricchi di storia.
Da soli, in coppia o in famiglia: questo polmone verde nell’entroterra della riviera è ideale per godersi proprio una giornata all’insegna della natura.
Basta percorrere la strada provinciale E45 da Cesena in direzione Roma.
Ci troviamo a percorrere il bellissimo centro di Bagno di Romagna, celebre per i suoi centri termali rigenerativi.
Ci si può dirigere poi a San Piero in Bagno e Alfero.
Posizionato nel cuore dell’Appennino Tosco Romagnolo, lungo la Valle del Savio, Alfero custodisce una meta di tutto rispetto: la “Cascata delle trote” conosciuta anche come cascata di Alferello.
Tra castagni, faggi, cerri e abeti si può ammirare tutta la potenza dell’acqua.
Nei mesi più caldi è consigliato concedersi un bel bagno, mentre nei mesi più freddi ci si può comunque godere lo spettacolo verticale delle cascate facendo pausa dopo un’eventuale sessione di trekking.

Una veduta della Diga di Ridracoli
Camminare per rigenerarsi.
Tutti questi luoghi sono facilmente raggiungibili e attraversabili a piedi.
Per questo possono essere scelti anche da chi non ama itinerari troppo difficoltosi.
Tornando poi sulla Strada Provinciale 135, si può fare tappa a Tavolicci – luogo che custodisce un episodio buio e tristemente famoso legato al Secondo Conflitto Mondiale.
La strage che si è consumata in questo luogo viene ricordata e presentata anche ai più giovani all’interno di una Casa ‘museo’: una tappa emozionante che raccoglie testimonianze di questo episodio e non solo.
Adiacente a Tavolicci, il comune di Verghereto custodisce anche il magico ma poco conosciuto borgo di Pastorale.
Risalente al XVII secolo, Pastorale è ormai disabitato ma è ancora possibile visitare la Pieve di Santa Maria in Montegiusto, la piazzetta centrale e le casine del borgo – abbandonato dopo il tragico terremoto degli anni Sessanta.