Come potete intuire dal titolo, oggi parliamo della nostra Rimini e dell’attuale questione iraniana, perchè ciò che accade in Iran riguarda tutti noi.
Parlare di attualità è difficile, la realtà che viviamo tutti giorni è complessa, ognuno costruisce il proprio pensiero eppure…
Dobbiamo sforzarci di interrogarci sul presente!
Oggi intanto proviamo ad addentrarci nella questione iraniana a modo nostro.
Come Rimini a che fare con essa?

In tanti a partecipare, a partire dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad
Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ha origini iraniane.
Forse ce ne dimentichiamo, ma il padre del nostro primo cittadino è originario dell’Iran.
Ecco quindi che un primo legame si trova.
Lo stesso Jamil Sadegholvaad si è espresso in merito alla situazione, raccontando anche aneddoti biografici.
Fa notare, da un lato, che “è un’imposizione anche ordinare di togliere il velo” e che in casa non ha mai visto sua nonna senza chador – lungo velo nero indossato dalle donne islamiche.
Jamil Sadegholvaad ricorda che alla base di tutto si trova il valore fondamentale della libertà e che nulla può e deve contrastare le scelte personali.
Così come chi è più ortodosso vuole mettersi il chador, chi lo è meno deve poter non indossarlo – le nuove generazioni sono e devono essere estremamente diverse da quelle passate.
Così il nostro sindaco si è reso disponibile a manifestare per “difendere la libertà delle donne”.

La manifestazione “Iran Freedom” in piazza Cavour a Rimini
Chi ci conosce sa che teniamo sempre bene gli occhi sul presente.
Che si tratti di alimentazione, di sostenibilità, di energia e ora di questioni sociali: vogliamo tenere aperti gli occhi su quello che accade nel mondo, più o meno lontano da noi.
Le questioni si risolvono partendo proprio dai piccoli gesti e noi cerchiamo di farlo già nel nostro piccolo, all’interno del nostro hotel.
Se parliamo di Rimini e parliamo di presente allora dobbiamo parlare anche delle ultime manifestazioni in piazza Cavour, che hanno dimostrato sostegno e solidarietà alla protesta delle donne e del popolo iraniano.
Repressioni e violenze hanno già causato nel paese molte morti e altrettanti arrestati in appena un paio di settimane.
Dopo la scomparsa di Mahsa Amini e di Hadis Najafi, entrambe strappate alla vita per aver tenuto il capo coperto o semi-scoperto, tutta la comunità internazionale si è mossa a sostegno dell’Iran.
La comunità iraniana si è data appuntamento per una manifestazione di solidarietà in piazza Cavour, appunto, e sono state centinaia le persone presenti.
Proprio nella nostra città studiano circa trecento studentesse iraniane nella facoltà di farmacia.
Come allora rimanere indifferenti?