Il Tempio Malatestiano: uno scrigno prestigioso

Passeggiando per le vie del centro della nostra Rimini, non possiamo non fare tappa al Tempio Malatestiano.

Siamo qui a parlarne oggi, nel nostro consueto appuntamento del giovedì, perché si tratta di uno dei monumenti più importanti della città e oggi scopriamo perché.

L’avete mai visitato? Se la risposta è no, oggi vi diamo qualche informazione in attesa di farvi visita!

Un interno del Tempio Malatestiano

Un interno del Tempio Malatestiano

Il significato del nome “Tempo Malatestiano” è ben preciso.

Parliamo di ‘tempio’ perché possiede forme classiche; ‘malatestiano’ perché è voluto proprio dal nostro Sigismondo Pandolfo Malatesta.

Signore di Rimini dal 1432 al 1462, Sigismondo Malatesta vuole celebrare la sua stirpe e lo fa attraverso l’inaugurazione di un edificio sacro di tutto merito.

Ma sono anche altri i nomi di prestigio che ruotano attorno a questo monumento.

Leon Battista Alberti – il più illustre architetto italiano del Rinascimento – ne progetta la struttura e l’esterno.

Per la facciata, questo grande pensatore si ispira all’arco di trionfo romano.

E sempre da un arco preleva i materiali per costruirla.

Preleva infatti i marmi dall’Arco di Augusto, altro monumento unico e simbolo di Rimini.

Per celebrare la dinastia malatestiana, sceglie di inserirne dei simboli sulle ghirlande incise sul basamento in pietra d’Istria.

Troviamo quindi un elefante, le lettere “I” – iniziale di Isotta, moglie del Sigismondo – e “S” – inziale dello stesso Signore – intrecciate, una doppia fascia a scacchi e il fiore di Isotta.

Una miniatura di Basinio della costruzione del Tempio Malatestiano

Una miniatura di Basinio della costruzione del Tempio Malatestiano

Nomi noti dell’arte e dell’architettura prendono parte al progetto.

Non solo Leon Battista Alberti…

Tanti celebri pensatori dell’epoca partecipano alla costruzione del “Duomo” di Rimini.

Il Tempio Malatestiano conta gli interventi di Piero della Francesca, Giotto, Giorgio Vasari e Agostino di Duccio per gli affreschi, i dipinti e le sculture che sono custodite all’interno.

Sul lato destro troviamo sette arcate che ospitano i sarcofagi dei personaggi più illustri della corte di Sigismondo.

L’interno invece è gotico con una sola navata con sei cappelle laterali.

È d’obbligo visitare “La Cappella dei Pianeti”, con la più antica immagine di Rimini, e “La Cappella degli antenati”, con “L’Arca degli antenati e dei discendenti” scolpita da Agostino di Duccio.

Nella cappella sono anche ospitate le spoglie degli antenati dei Malatesta.

Le opere principali sono:

  • il crocifisso di Giottodel 1312;
  • un affresco di Piero della Francesca, in cui è raffigurato Sigismondo inginocchiato ai piedi di San Sigismondo.
Un dettaglio della facciata

Un dettaglio della facciata

Il Tempo Malatestiano è uno scrigno che ancora dovete aprire?

Prenotate il vostro soggiorno in città e venite a scoprirlo nel cuore di Rimini!

Lo trovate in via IV Novembre, a due passi da Piazza Tre Martiri.